Matera, un borgo storico diventa hotel di lusso con Daikin

Uno storico borgo nel Sasso Caveoso di Matera diventa un hotel diffuso a cinque stelle affacciato su una delle più suggestive vedute della città. Un efficiente impianto progettato ad hoc assicura le condizioni termoigrometriche ideali e provvede alla produzione di ACS per tutta la struttura.

Aquatio” è un albergo diffuso che consta 35 camere che si collocano su un costone del rione Sasso Caveoso di Matera.

Aquatio Cave Luxury Hotel & SPA è un albergo diffuso a cinque stelle costituito da 35 camere distribuite su sei livelli che si collocano su un costone del rione “Sasso Caveoso” di Matera, nella contrada denominata Conche risalente al XIII secolo.

L’hotel rappresenta un vero unicum nel mondo dell’ospitalità, per vari motivi. Per prima cosa è situato in una città, Matera, famosa per i suoi Sassi e prossima Città della Cultura, visitata da milioni di turisti affascinati dallo spettacolo costruito sulla calcarenite.

Aquatio è frutto di un recupero fatto ad arte, realizzato ispirandosi alla natura stessa della pietra, scolpita e plasmata dall’opera millenaria di erosione da parte delle gocce d’acqua che, con tempo e pazienza, hanno scavato i banchi di calcarenite, modellando il paesaggio e rendendolo così unico nel suo genere.

Non a caso, nel 1993 Matera è entrata a far parte del patrimonio UNESCO proprio per il sistema della raccolta delle acque, opera di alta ingegneria idraulica. Aquatio si colloca in questo luogo unico accogliendo in sé una parte di paesaggio urbanizzato; al suo interno è possibile cogliere tutti i temi e le stratificazioni architettoniche millenarie.

Un recupero architettonico che, grazie alla tecnologia VRV Daikin con recupero di calore utilizzata per climatizzare e per rendere confortevoli gli ambienti dell’hotel, ha consentito alla comunità e agli ospiti di usufruire di un intero Borgo destinato altrimenti all’abbandono.

La scultura plastica posta al centro dello specchio d’acqua nasconde la parte impiantistica dedicata al trattamento e alla climatizzazione dell’aria.
Un impianto unico per affrontare esigenze uniche

La scelta è caduta su un sistema centralizzato ad espansione diretta VRV Daikin con minimizzazione delle apparecchiature esterne per garantire la riduzione dell’impatto visivo, e su una tecnologia a recupero di calore con produzione integrata di acqua calda sanitaria costituita da un unico impianto per far fronte a tutte le esigenze termo/frigorifere della struttura, al fine di garantire l’indipendenza della modalità di funzionamento di ogni singolo locale.

Qualità dell’aria garantita in tutte le stagioni

Vista l’assenza di spazi tecnici per l’installazione di pannelli solari termici, la fonte rinnovabile è comunque assicurata dal sistema di recupero del calore di condensazione delle unità in raffrescamento e riscaldamento dell’acqua ad uso sanitario, con un conseguente grande risparmio energetico.

Per supplire alla necessità di integrazione architettonica e tecnologica dei terminali ambiente, sono state utilizzate unità interne fan coil a pavimento da incasso con rivestimento realizzato in armonia con gli arredi delle camere.

Per garantire la qualità dell’aria sono stati utilizzati recuperatori di calore entalpici e macchine per la ventilazione meccanica controllata che consentono l’immissione controllata della corretta portata di aria di rinnovo con recupero energetico sull’aria espulsa.

In particolare, per il benessere termo/igrometrico è stata adottata una soluzione di compromesso data l’impossibilità di inserire sistemi di trattamento aria in un contesto architettonico caratterizzato dall’assenza di spazi per posizionamento di apparecchiature e canalizzazioni ingombranti.

Il recuperatore di calore in funzionamento invernale consente così l’immissione di aria con minore umidità assoluta, mentre in funzionamento estivo permette l’introduzione di un giusto grado di umidità assoluta in abbinamento alle caratteristiche deumidificanti delle unità.

Le unità esterne dell’impianto sono state sapientemente mascherate, ad esempio, con vasi di piante.

Guarda la video intervista all’arch. Cosimo Dell’Acqua, progettista e direttore lavori.

L’articolo completo sarà pubblicato sul prossimo numero (dicembre) di RCI.

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