Progetto Fuoco: un’edizione che si preannuncia da record. Presenti tutte le principali aziende produttrici di stufe e caminetti europee. Presenti anche più di 150 produttori di pellet e biocombustibile legnoso.
A oltre tre mesi dall’apertura sono già più di cinquecento gli espositori iscritti a Progetto Fuoco, la rassegna internazionale dedicata alla produzione di calore ed energia dalla combustione di legna, in programma a Veronafiere dal 21 al 25 febbraio 2018. Per la sua undicesima edizione, infatti, la mostra si conferma sempre più punto di riferimento mondiale per l’intero comparto e si prepara ad un’edizione record, con aziende e visitatori provenienti da tutto il mondo, a riprova della sua anima business-oriented e della vocazione sempre più internazionale. Presenti, ad oggi, tutte le principali aziende produttrici di stufe, caminetti e caldaie di settore italiane, francesi, spagnole e tedesche, che sono i maggiori mercati di produzione; offerta che si affianca a quella di oltre centocinquanta produttori di pellet e legna da ardere provenienti, oltre che dall’Italia, da Austria, Germania, Paesi dell’Est e Paesi Baltici, oltre che una nutrita rappresentanza di produttori di canne fumarie, accessori e componentistica per il settore.
“Nel settore del riscaldamento a biomassa legnosa, Verona è sempre più protagonista sulla scena internazionale – dichiara Ado Rebuli, Presidente di Piemmeti spa, società organizzatrice di Progetto Fuoco – grazie all’importante lavoro che portiamo avanti da oltre vent’anni per offrire ai nostri espositori una piattaforma privilegiata di scambio e aggiornamento su tutto ciò che ruota attorno agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna. Oggi con Progetto Fuoco a Verona, più importante fiera al mondo nel suo settore, Italia Legno Energia ad Arezzo e PF tecnologie a Bari, Piemmeti completa la propria offerta fieristica proponendosi come driver di promozione di riferimento per lo sviluppo del settore.”.
In primo piano dunque il business, ma anche l’approfondimento con focus su sostenibilità ambientale, risparmio e numeri relativi al comparto grazie ai workshop e ai convegni organizzati in collaborazione con AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali (partner tecnico di Progetto Fuoco). Spazio inoltre alle principali novità tecnologiche del mercato e agli ultimi trend sul fronte del design, che vedono sempre più i sistemi di riscaldamento come naturale completamento di arredamenti raffinati e di scelte architettoniche. Valore aggiunto in tal senso la collaborazione con l’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) che già nel 2016 ha contribuito al successo del concorso “Il caminetto, la stufa e lo spazio attorno”.
“Le previsioni di riuscita della Fiera sono certamente positive – dichiara Raul Barbieri, Direttore di Piemmeti spa – visto l’andamento delle richieste pervenute finora che determinano un netto incremento del numero degli espositori e degli spazi a loro dedicati. Non da meno l’impegno sul fronte dell’internazionalizzazione anche delle presenze degli operatori in visita, grazie anche alla massiccia opera di promozione svolta in collaborazione con Ice e Veronafiere, che ci permetterà di portare a Verona delegazioni estere provenienti non solo dai Paesi target (soprattutto europei e scandinavi), ma anche dai mercati in forte crescita ed emergenti. Una delle novità più interessanti è l’ampliamento dell’area espositiva esterna dove, in collaborazione con la rivista di settore delle Foreste, troveranno spazio macchinari e attrezzature per la prima lavorazione del legno”.
Per Progetto Fuoco 2018 è previsto il patrocinio di: Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Regione Veneto, Comune di Verona, Provincia di Verona, Camera di Commercio di Verona. Le associazioni di settore coinvolte sono AIEL (partner tecnico), ANFUS, ASSOCOSMA, ANVER e Confartigianato Imprese Veneto. La manifestazione vede inoltre la collaborazione dell’Università di Padova, con il Dipartimento TE.SAF, ENAMA e il Laboratorio ABC e l’Università di Firenze con lo spin-off accademico iBioNet.