Secondo il rapporto “Renewable Energy and Jobs – Annual Review 2017”, dell’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), l’occupazione a livello mondiale nel settore dell’energia rinnovabile, ha raggiunto gli 8,3 milioni di lavoratori nel 2016, escluse le grandi centrali idroelettriche. Considerando anche queste ultime, il numero totale di posti di lavoro sale a 9,8 milioni. La Cina, il Brasile, gli Stati Uniti, l’India, il Giappone e la Germania sono i paesi che registrano la maggior parte dei posti di lavoro dedicati alle energie rinnovabili. In Cina, ad esempio, lo scorso anno 3,64 milioni di persone sono state impiegate nel settore, con un aumento del 3,4 per cento.
Il rapporto Irena mostra che il fotovoltaico è stato il più grande campo d’impiego nel 2016, con 3,1 milioni di posti di lavoro – in aumento del 12 per cento rispetto al 2015 – principalmente in Cina, negli Stati Uniti e in India. Negli Stati Uniti, i lavori nell’industria solare sono aumentati 17 volte più velocemente dell’economia complessiva, crescendo del 24,5% rispetto all’anno precedente e superando i 260.000 lavoratori. I nuovi impianti eolici hanno registrato un aumento occupazionale del 7%, raggiungendo gli 1,2 milioni di posti di lavoro.
Brasile, la Cina, gli Stati Uniti e l’India si sono invece dimostrati i principali protagonisti in campo bioenergetico, con 1,7 milioni di occupati nel comparto dei biocarburanti, 700.000 in quello delle biomasse e 300.00 nel biogas.