Sono stati presentati i risultati dell’indagine statistica svolta da Assoclima sul mercato dei componenti per sistemi di climatizzazione nell’anno 2016.
La rilevazione, cui hanno partecipato 45 aziende, prende in considerazione i dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori monoblocco, monosplit e multisplit, sistemi VRF, roof top, unità di trattamento aria, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, pompe di calore, unità terminali e aerotermi.
Per quanto riguarda l’andamento generale, i prodotti e i componenti per sistemi di climatizzazione registrano rispetto al 2015, anno in cui si era verificata una ripresa del settore, un leggero incremento della produzione nazionale (+3,5%) principalmente grazie a pompe di calore, unità di trattamento aria e fancoil, e una decisa crescita (+28%) del mercato Italia, che nel 2016 ha raggiunto il valore di 1.384.028.000 euro.
L’indagine Assoclima rileva un trend positivo per quasi tutti i comparti nel primo semestre del 2016 con un rallentamento nella seconda parte dell’anno. Tra i prodotti a espansione diretta spiccano i risultati dei climatizzatori multisplit che, con un +41% a valore e un +49% a quantità, superano le performance dei monosplit, per i quali si registrano comunque incrementi di tutto rispetto: +23% a valore e +42% a quantità. Il ricordo dell’estate lunga e calda del 2015 ha spinto gli utenti a non farsi trovare impreparati e a fare acquisti ragionati, non dettati dall’urgenza. Si conferma la crescita dei sistemi VRF (+17% a valore e +21% a quantità), guidata principalmente dal settore light commercial, e dei condizionatori roof top con +39% a valore e +34% a quantità.
Segno positivo nel 2016 anche per le apparecchiature idroniche con condensazione ad aria, che rappresentano il 55% della produzione nazionale e si confermano un prodotto ad elevato tasso di crescita: +22% a valore e +21% a quantità per potenze inferiori a 17 kW, +17% e +12% nella fascia di potenza da 101 a 200 kW, +10% e +6% per potenze da 201 a 350 kW, +35% e +31% da 351 a 500 kW. Prosegue in particolare la crescita delle pompe di calore, che nella tipologia aria-acqua hanno ormai superato l’80% del fatturato; una crescita favorita non solo da incentivi fiscali e nuove tariffazioni elettriche ma anche dalla necessità di utilizzo di tecnologie rinnovabili.
Segnano invece una battuta di arresto le macchine con condensazione ad acqua: salvo per alcune fasce di potenze si registrano decrementi sia per le macchine per solo raffrescamento (-6% a valore e -12% a quantità) sia per quelle a pompa di calore (-12% a valore e a quantità).
Il 2016 è stato un anno di sostanziale stabilità per i fancoil (+2% a valore e 0% a quantità). Unica tipologia in crescita l’hi-wall a 2 tubi, per il quale si rileva un incremento del 24% a valore e del 29% a quantità.