Contributi per l’efficienza energetica

La Giunta provinciale di Bolzano ha varato le nuove linee guida per favorire efficienza energetica e l’utilizzo delle energie rinnovabili.

Con il Piano clima Energia Alto Adige 2050 la Provincia si è posta obiettivi molto ambiziosi: la copertura di consumo energetico con fonti rinnovabili dovrà arrivare al 75% nel 2020 (al 90% nel 2050), le emissioni di CO2 pro capite nel 2020 non dovranno superare le 4 tonnellate e entro il 2050 scendere a 1,5 all’anno, il consumo energetico pro capite dovrà ridursi a 2.500 watt nel 2020 e a 2.200 nel 2050.

Attualmente il tasso di risanamento energetico degli edifici è dell’1% (circa 600 edifici l’anno), il Piano clima prevede per il 2020 una quota annuale del 2,5%, pari a 1.500 edifici. Oggi il contributo per il risanamento energetico degli edifici copre il 30% dei costi riconosciuti, ma con i nuovi criteri sarà aumentato al 50% per risanamento energetico complessivo con annessa certificazione dello standard Casa Clima. In caso contrario, il contributo resta del 30%. Tra le novità c’è anche l’aumento dal 30 al 70% del contributo per il risanamento energetico dei condomini.

Accanto al risanamento energetico, le nuove linee guida puntano sull’utilizzo di energie rinnovabili. La nuova quota di contributo sale al 50% dei costi aggiuntivi nel caso, ad esempio, di un impianto di riscaldamento a pellets rispetto a una caldaia tradizionale. Nuovo è poi il contributo provinciale per la sostituzione di impianti di illuminazione pubblica: i Comuni potranno contare su un finanziamento del 50% dei costi riconosciuti. Per impianti fotovoltaici e impianti eolici realizzati in zone senza possibilità di allacciamento alla rete elettrica il contributo è del 65%.

Sono stati rivisti anche i criteri per i contributi a favore delle imprese: la quota del finanziamento per lavori di risanamento e di efficientamento energetico è mediamente del 50% per le piccole imprese, del 40% per le medie e del 30% per quelle di grandi dimensioni. Una ulteriore novità per le PMI è l’introduzione degli audit energetici: si tratta di una valutazione sistematica e periodica dell’efficienza dell’organizzazione del sistema di gestione del risparmio energetico. Il contributo provinciale ai costi di questa diagnosi volontaria, non obbligatoria, è del 60% per le piccole imprese e del 50% per le medie.