Secondo gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio Oice/Informatel a fine novembre, il mercato dei servizi di ingegneria negli undici mesi del 2016 è cresciuto del 28,8% in numero (+53,9% sopra soglia e + 26,5% sotto soglia) e del 65,1% (+94% sopra soglia e +5,2% sotto soglia) rispetto allo stesso periodo del 2015.
Le gare bandite sono state 4.621 per un importo complessivo di 673,2 milioni di euro.
Anche le gare di sola progettazione sono in forte crescita, da gennaio a novembre del 2016: +29,4% in numero e +46, 7% in valore sul 2015. Dall’entrata in vigore del nuovo codice (da maggio a novembre) tutto il mercato cresce in numero del 41,1% e in valore del 51,2% rispetto agli stessi mesi del 2015; nello stesso periodo per i servizi di sola progettazione il numero cresce del 36,1% e il valore del 52,7%.
L’Oice sottolinea che sono sempre molto consistenti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a novembre, il ribasso medio sul prezzo a base d’asta per le gare indette nel 2014 è al 32%, per le gare indette nel 2015 sale al 40,1%, mentre le prime informazioni che riguardano le gare pubblicare nel 2016 evidenziano un ribasso che arriva al 41,5%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 306 unità dei primi undici mesi del 2015, alle 471 di fine novembre 2016, con una crescita del 53,9%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, un incremento dell’8,5%. Nonostante tale incremento, l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto 2,5%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 30,5%, Polonia 7,9%, Gran Bretagna 5,6%.
Nei primi undici mesi del 2016 l’andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), è in crescita nel valore (7.917, 1 milioni di euro +90% rispetto allo stesso periodo del 2015), ma in calo come numero: 545 gare, – 52%.
Gli appalti integrati (possibili con il nuovo codice degli appalti solo nei settori speciali) da soli mostrano, sempre rispetti ai primi undici mesi del 2015, un calo in numero del 64,8%, con una crescita nel valore dello 0,8%.