Bruno Fierro, neoeletto Presidente UCC – Associazione Costruttori Caldareria – rimarrà in carica fino al 2018.
Sono stati eletti anche Federico Cattaneo (S.E.A.) come consigliere tesoriere e Giulio Pontiggia (S.T.F.) e Simone Baietta (Tenaris) come Vicepresidenti.
Bruno Fierro è Amministratore Delegato di Cannon Bono Sistemi Spa, Amministratore di Cannon Bono Energia SpA e Marketing & Communication Director di Cannon Spa.
Fierro è ingegnere chimico e già consigliere dell’Italian Biomass Association.
Il neoPresidente Fierro ha ben in chiaro i prossimi passi da fare, in piena continuità con la presidenza precedente.
“Ho intenzione di dare un ruolo centrale al business impostando l’associazione come un veicolo utile alla crescita dei soci. Internazionalizzazione, globalizzazione e fare squadra non sono solo concetti importanti ma l’obiettivo di Ucc per il prossimo triennio. Oggi l’attività dell’associazione è fiorente su temi tecnici e di aggiornamento normativo. Vogliamo affiancare una ricca e approfondita azione che abbia come focus il business per le aziende. Una delle vie per aumentare il peso politico dell’associazione e, quindi, la possibilità di essere più incisivi come comparto industriale, è offrire un servizio diversificato. Come si fa? Lavorando molto sulle fiere di settore nei paesi obiettivo, permettendo il confronto tra le imprese, facendo sistema. Saluto anche l’ingresso di due nuovi consiglieri Ucc, che testimoniano il rinnovato interesse del comparto nella funzione dell’Associazione”.
UCC aderisce ad Anima dal 1950. L’Associazione raggruppa i Costruttori e le Società italiane che operano nel vasto settore dei pressure equipment, dalla progettazione alla produzione. Grandi serbatoi montati in cantiere, apparecchi a pressione, apparecchi semplici a pressione, caldaie a tubi d’acqua e di fumo, tubazioni e condotte forzate, scambiatori di calore alcune delle produzioni tipiche del comparto rappresentato da UCC. Il settore occupa circa 25.200 addetti per un fatturato di oltre 3.000 milioni di euro e una quota export/produzione del 50%.