Da poco inaugurata, Bodega Garzón è un’azienda vitivinicola e turistica che si trova a tre chilometri da Pueblo Garzon, Maldonado in Uruguay. Con un investimento di 85 milioni di dollari il progetto prevede una cantina sostenibile da 19.050 metri quadrati, dove saranno prodotti i più rinomati vini del territorio, un ristorante, un hotel di lusso e un club esclusivo.
La cantina sorge su un’area di 2.000 ettari, dove si produce anche dell’ottimo olio d’oliva, chiamata anche la “piccola Toscana”. Non è quindi un caso che Bodega Garzon sia al 21esimo posto nella classifica dei 52 luoghi al mondo da visitare nel 2016, secondo il New York Times.
Il progetto risulta particolarmente interessante anche dal punto di vista energetico: con un risparmio stimato intorno al 40%, rispetto a strutture analoghe, e oltre il 40% dell’energia necessaria prodotta da mulini e pannelli fotovoltaici, la struttura è infatti in fase di certificazione LEED.
La raccolta uve del 2014/2015 ha inoltre permesso a Bodega Garzon di diventare la prima cantina sostenibile fuori dagli Stati Uniti, secondo i parametri del Green Building Council (USGBC). Gli obiettivi di questa certificazione sono quelli di aumentare la trasparenza nel mercato e di far progredire l’industria del vino verso migliori pratiche di gestione ambientale, di conservazione delle risorse naturali e di commercio socialmente equo.
L’ing. Gabriel García, responsabile esecutivo del progetto dell’impianto di climatizzazione afferma: «Non è facile rispettare i requisiti LEED ma devo ammettere che, nel farlo, si è certi di creare un edificio davvero green e sostenibile, capace di produrre energia rinnovabile, invece di consumare combustibili fossili ed emettere CO2 in atmosfera».
Per garantire la massima qualità del vino è fondamentale mantenere nelle cantine livelli di umidità e di temperatura stabili in ogni fase di produzione: dalla raccolta delle uve all’invecchiamento, dalla fermentazione alla degustazione.
Mantenere la temperatura costante è necessario per preservare le caratteristiche naturali di gusto e aroma del vino, mentre il livello di umidità costante serve per evitare la formazione di muffe o l’eccessiva ossigenazione. Infine tenere una buona qualità dell’aria serve per mantenere in buono stato il sughero e le etichette delle bottiglie.
A Bodega Garzon l’impianto di climatizzazione si basa su unità ad elevata efficienza Climaveneta: 6 centrali trattamento aria WIZARD che lavorano insieme a due pompe di calore polivalenti ERACS2-Qper la produzione simultanea di acqua calda e refrigerata.
Le centrali trattamento aria della gamma WIZARD, realizzate su misura e gestite come prodotti industrializzati di serie, sono di qualità e di affidabilità elevate, garantendo assoluta sicurezza all’impianto. ERACS2-Q è un’unità polivalente della gamma INTEGRA, per applicazioni su impianti a 4 tubi per la produzione di acqua sia refrigerata che riscaldata tramite due circuiti idronici indipendenti. La soluzione Climaveneta è quindi in grado di fornire aria trattata, produzione di acqua calda sanitaria e le migliori condizioni climatiche durante tutto l’anno combinando elevata efficienza energetica e costi di gestione contenuti nella cantina, nell’hotel, nel ristorante e in tutti gli altri ambienti di Bodega Garzon.
L’ing. Mario Zito, Direttore presso MED, distributore Climaveneta in Uruguay afferma: «E’ stato un piacere per noi prendere parte a questo prestigioso progetto, praticamente senza eguali nel nostro Paese. Sono tutti pienamente soddisfatti dei risultati ottenuti sia in termini di controllo della temperatura e dell’umidità per la produzione del vino, che di sostenibilità ed efficienza grazie alla performance energetica raggiunta dall’intero sviluppo».