Campagna di sensibilizzazione sull’efficienza energetica

CampagnaNell’anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, Legambiente ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Basta case colabrodo”. I consumi di fonti fossili per il riscaldamento degli edifici sono responsabili di una quota importante dell’inquinamento delle città italiane e della produzione di gas serra, e sono quindi un settore chiave sul quale intervenire per diminuire le concentrazioni di smog nell’aria, come richiesto ripetutamente anche dall’Unione Europea.

Il nostro Paese – afferma Legambiente – ha recepito con estremo ritardo le Direttive Europee sull’efficienza energetica in edilizia; ha subito infatti numerosi richiami da parte dell’Unione Europea sul recepimento della Direttiva 2002/91, fino all’apertura di una procedura di infrazione e al deferimento alla Corte di Giustizia Europea nel 2012. Di efficienza energetica in Italia, infatti si occupano il Ministero delle Infrastrutture, quello dello Sviluppo economico, quello dell’Ambiente, oltre all’Enea, ma manca una regia che permetta di comprendere come il nostro Paese si muoverà nei prossimi anni per affrontare le barriere burocratiche e normative, le incertezze e la possibilità di accedere alle risorse, per risolvere i problemi che oggi si trovano ad affrontare cittadini e sindaci intenzionati a muoversi in questa direzione di cambiamento.

Le Regioni devono garantire controlli indipendenti e sanzioni sulle certificazioni energetiche degli edifici (Legge 90/2013, che ha recepito la Direttiva 31/2010), individuando organismi e soggetti a cui affidare i controlli, intervenendo con verifiche periodiche sulla conformità dei rapporti di ispezione e degli attestati di certificazione emessi. Tuttavia nel 2016 – continua l’associazione – in molte Regioni non esistono né controlli né sanzioni sulle certificazioni energetiche. In Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Sardegna e Umbria, non è stato stabilito chi deve controllare il 2% minimo di certificazioni previsto dalla legge nazionale e quindi anche le sanzioni previste nei confronti di progettisti, direttori dei lavori e certificatori non sono applicate. La Legge prevede, inoltre, che le Regioni possano emanare leggi più restrittive rispetto al numero dei controlli e all’entità delle sanzioni, ma fino ad oggi sono poche quelle che hanno approvato norme tali da garantire realmente  i cittadini. Emerge in positivo, la Provincia di Bolzano, che prevede controlli su tutti gli attestati di prestazione energetica, con verifiche sul progetto e in cantiere.

L’Associazione ha corredato la propria indagine con oltre 500 termografie, scattate in questi ultimi anni in 45 città italiane, relative a edifici pubblici e residenziali privati. Le immagini mostrano i problemi di isolamento termico nelle sedi dei Ministeri che dovrebbero spingere le politiche di efficienza, con evidenti dispersioni termiche da solai interpiano e pilastri; situazioni analoghe si riscontrano nelle sedi della Regione Emilia Romagna e in quella del Molise e nell’edificio sede dell’Enea. Numerosi problemi sono stati rilevati anche in edifici residenziali costruiti recentemente, pubblici o privati, di Roma, Firenze, Bologna e Milano, ma anche di Foligno, Pesaro, Pescara, Pisa.