La ricerca finanziata dall’Ue aumenta la capacità innovativa dell’industria

 

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La Commissione europea ha pubblicato la relazione di valutazione del Settimo programma quadro (7Pq), il programma dell’Unione europea per il per il finanziamento della ricerca nel periodo 2007-2013. La valutazione è stata condotta da un gruppo indipendente di esperti che ha analizzato l’impatto economico e sociale del programma, permettendo alla Commissione di elaborare delle raccomandazioni da integrare in Orizzonte 2020, il programma attuale di finanziamento.

L’indagine evidenzia che i 55 miliardi di euro investiti nel corso di sette anni nella ricerca e nell’innovazione dell’Ue sono risultati estremamente attraenti per il settore privato, in particolare per un numero record di Pmi, contribuendo a rafforzare la competitività delle industrie europee. Il programma ha inoltre avviato cinque iniziative tecnologiche congiunte in settori chiave quali la medicina innovativa e l’idrogeno e le celle a combustibile.

Il programma – sottolinea la Commissione – può vantare un elevato numero di partecipanti e progetti finanziati e ha contribuito significativamente a rafforzare l’eccellenza scientifica: i progetti finanziati hanno finora generato oltre 170.000 pubblicazioni e nel corso del suo svolgimento il 54 % delle pubblicazioni scientifiche sottoposte a valutazione inter pares è stato ad accesso aperto.

La valutazione ha inoltre evidenziato il contributo significativo del 7Pq alla crescita e alla creazione di posti di lavoro in Europa. Secondo le previsioni degli esperti, infatti, gli investimenti attuati dovrebbero stimolare una crescita economica pari a circa 20 miliardi di euro l’anno per 25 anni, ossia 500 miliardi di euro in totale, grazie a effetti economici diretti e indiretti. Si stima inoltre che il programma stia creando 130.000 posti di lavoro annui nel settore della ricerca nell’arco di 10 anni e 160.000 posti di lavoro annui supplementari nell’arco di 25 anni.

Il 7Pq si articolava in quattro programmi specifici a sostegno della ricerca transnazionale collaborativa, della ricerca realizzata su iniziativa della comunità dei ricercatori, dello sviluppo delle carriere dei singoli ricercatori, comprese formazione e mobilità, e del potenziamento delle capacità di ricerca in Europa.

Della dotazione complessiva di 55 miliardi di euro, l’82 % (45 miliardi di euro) è stato assegnato sulla base di bandi di gara aperti nei quattro programmi specifici (Cooperazione: 28,7 miliardi di euro; Idee: 7,7 miliardi di euro; Persone: 4,8 miliardi di euro; Capacità: 3,8 miliardi di euro).

Il 18 % è stato destinato a Euratom, ad azioni dirette del Joint Research Center, a Iter, al meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi e a spese amministrative.

Orizzonte 2020, il programma per la ricerca e l’innovazione che ha fatto seguito al 7Pq, copre il periodo dal 2014 al 2020. Nell’arco di questi sette anni, metterà a disposizione 77 miliardi di euro per finanziare ricerca e innovazione: quasi il 40 % in più rispetto al precedente.