Una nota dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico analizza i contenuti della riforma delle tariffe elettriche che ha introdotto dallo scorso 1° gennaio 2016.
La riforma – spiega l’Autorità – prevede che gradualmente venga superata l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema – cioè con un costo unitario del kWh che cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi. Infatti al termine del processo di riforma, strutturato in 3 anni, quindi dal 1° gennaio 2018, per i servizi di rete viene definita una struttura tariffaria non progressiva, uguale per tutti i clienti domestici, impostata in base al criterio dell’aderenza ai costi dei diversi servizi. I costi di misura, commercializzazione e distribuzione verranno coperti in quota fissa pro-cliente (€/anno) e in quota potenza (€/kW/anno), mentre i costi di trasmissione in quota energia (c€/kWh).
Per la tariffa degli oneri di sistema – spiega l’Autorità – si mantiene invece una differenziazione tra clienti residenti (ai quali viene applicata tutta in quota energia come oggi, cioè in c€ per kWh prelevato) e non residenti (ai quali viene applicata sia in quota fissa, sia in quota energia), in modo tale che nel complesso tre quarti del gettito (per residenti e non residenti insieme) derivi comunque dalle quote energia. Nel complesso il 75% della bolletta – sostiene l’Autorità – dipenderà ancora dai kWh prelevati, mantenendo così un forte incentivo a comportamenti virtuosi da parte dei cittadini.
Secondo l’Autorità, con la riforma emergerà per le famiglie anche una nuova “leva” di personalizzazione, la potenza, per comportamenti energetici più moderni. In tale ottica, verranno introdotti livelli di potenza con un “passo” più fitto rispetto all’attuale, in modo da aumentare la possibilità per il cliente di scegliere quello ottimale per le proprie esigenze; contestualmente ci sarà l’azzeramento transitorio dei costi per il cambio di livello (che passano da 30 a 0 euro) e, per scegliere meglio, verranno messi a disposizione i dati storici sulla massima potenza prelevata mensilmente.
L’Autorità, per garantire l’ammortizzatore per i clienti bisognosi per il 2016, in base a quanto già previsto dalle normative vigenti, aggiornerà il bonus di sconto per l’elettricità in modo da azzerare ogni possibile effetto sulle fasce disagiate, il tutto senza incrementare il valore della componente As della bolletta con cui si alimenta il meccanismo dei bonus. L’entità della compensazione – conclude l’Autorità – sarà tale da controbilanciare completamente gli incrementi di spesa annua eventualmente derivanti dalla riforma per il prossimo anno.