Ormai è noto: entro la fine del 2016 chi abita in un condominio con impianto centralizzato deve far installare i sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione individuale dei consumi. Forse meno noto è che, in caso di inadempienza, la legge prevede delle sanzioni. In particolare è l’Art. 16 del Decreto Legislativo 102 del 2014 che affronta questo punto: il condominio e i clienti finali che non provvedono all’operazione entro i termini previsti sono soggetti a una sanzione amministrativa che può andare da 500 a 2.500 euro. L’unica possibilità che le sanzioni non siano applicate è che un progettista o un tecnico abilitato dimostri in una relazione tecnica che l’installazione di questi sistemi nel caso particolare non è efficiente in termini di costi. Ma nelle pieghe del provvedimento si cela anche un altro potenziale problema: anche nel caso l’installazione dei sistemi fosse eseguita entro i termini di legge, una sanzione dello stesso tipo potrebbe ugualmente scattare se la ripartizione delle spese di riscaldamento e acqua calda non fosse conforme alla norma UNI 10200 che fornisce i criteri da applicare a livello nazionale. La legge ammette una deroga solo nel primo anno dopo l’installazione: poi occorrerà adeguarsi. Quindi se in passato nei condomìni contabilizzati era l’assemblea a decidere il rapporto tra quota fissa e quota a consumo, ora occorre fare il calcolo ogni anno, applicando la norma. Non solo: va anche aggiornato il regolamento condominiale al punto dove è stabilito il criterio di riparto di queste spese. E non c’è alternativa, poiché la legge tratta un tema di interesse pubblico e ogni delibera assembleare che dovesse adottare criteri diversi sarà considerata nulla. (ing Roberto Rocco).