La UNI ammette i ripartitori non programmabili

contabilizzazione del caloreL’ 11 giugno è stato pubblicato l’aggiornamento della norma UNI 10200:2015, fondamentale per la contabilizzazione dei consumi. In particolare la norma permette di mantenere attivi sul mercato i ripartitori non programmabili, che invece, secondo il punto 5.15 della UNI 10200:2013 (che trattava dell’obbligo di programmazione dei ripartitori), ne sembravano esclusi.

Inoltre la nuova UNI 10200 è ora coordinata alla UNI EN 834, che è presa come punto di riferimento per la corretta parametrizzazione dei ripartitori. In sostanza quindi tutti i ripartitori in commercio possono essere utilizzati senza nessuna esclusione, mentre va demandata al progettista termotecnico la responsabilità di una corretta parametrizzazione.

L’innovazione rende così molto più chiaro il criterio metodologico per definire la potenza termica del radiatore, che viene calcolato sull’effettivo dato di potenza termica dell’elemento scaldante fornito dalla EN 442-2.

Due modifiche sostanziali

Rispetto alla precedente versione (UNI 10200:2013), vi sono quindi sostanzialmente due modifiche:

  1. Cancellata la prima frase del terzo capoverso del punto 5.1.3: “I dispositivi utilizzati in caso di contabilizzazione indiretta, nella fattispecie i ripartitori, devono essere programmati in funzione delle caratteristiche e della potenza termica dei corpi scaldanti su cui vengono installati” per chiarire la possibilità di utilizzo di tutte le tipologie di ripartitori.
  2. Cancellata la frase di cui a secondo trattino del punto D.1 dell’appendice D: “la programmazione dei ripartitori, ai fini del progetto dell’impianto di contabilizzazione indiretta” per consentire la scelta della metodologia più opportuna come richiesto dalla UNI EN 834.

Questioni aperte

Peraltro è noto che la norma contiene ancora diverse lacune che non sono state ancora affrontate, quali la ripartizione delle spese nelle case che vengono occupate in modo saltuario e il caso delle case-vacanza dotate di riscaldamento centralizzato. Su questi e altri punti il CTI ha assicurato che l’aggiornamento della norma, avviato a inizio anno, è continuo e proseguirà fino alla soluzione di tutte le questioni controverse.

L’aggiornamento è stato reso obbligatorio dal DLgs 102/2014 (art 9), che ha richiesto di intervenire sul testo perché alcuni punti della norma contenevano problemi interpretativi. (articolo di Per. Ind Gabriele Roberto, Contabilizzazione Bologna).

Leggi la norma.