Primo impianto industriale GNL per Liquigas

Massimiliano Montorfano, responsabile energie alternative e innovazione di Liquigas
Massimiliano Montorfano, responsabile energie alternative e innovazione di Liquigas
Liquigas annuncia di aver realizzato e avviato il suo primo impianto GNL (gas naturale liquefatto) per uso industriale, grazie all’accordo raggiunto con l’azienda veronese C.R.A.VER.

Parte del Gruppo AMIT, C.R.A.VER, opera nella produzione del carbonato di calcio, una materia prima ricavata dall’essiccazione dei limi del marmo, necessaria in vari ambiti produttivi. L’impianto GNL, entrato a regime da qualche mese, comprende un serbatoio criogenico di stoccaggio da 90 metri cubi e due vaporizzatori da 750 metri cubi/ora e assicura il corretto funzionamento del processo produttivo dell’azienda, rappresentato principalmente dall’essiccazione della materia prima. Oltre a questa struttura, l’azienda prevede in un prossimo futuro di realizzare un impianto di cogenerazione, alimentato a GNL, per ottimizzare maggiormente la propria spesa energetica, attraverso la produzione integrata del calore e dell’elettricità, necessari al processo produttivo.Massimiliano Montorfano, responsabile energie alternative e innovazione di Liquigas, Target Industriale rileva: « Il GNL, dallo scorso anno parte del portfolio di offerta Liquigas, si conferma come la soluzione energetica ideale per le aziende non allacciate alla rete del metano, che vogliono sostituire i combustibili utilizzati, in particolare olio combustibile e gasolio, con una fonte più efficiente, più pulita e che ottimizza la spesa, con un prezzo tendenzialmente più basso e costante nel tempo.

IL GNL è il combustibile del futuro, poiché racchiude tre dei principali fattori ricercati dalle aziende, ovvero efficienza, sostenibilità ambientale ed economicità. Siamo certi che le realtà produttive che attualmente utilizzano combustibili come il gasolio e il BTZ presto si renderanno conto di come il GNL possa cambiare il loro modo di fare business. Attualmente il GNL è già diffuso in aree come Spagna, Nord Europa e Turchia e ci aspettiamo uno sviluppo interessante anche in Italia, dove sono in corso delle analisi per la costruzione di terminali e dove è allo studio l’utilizzo del GNL nel comparto navale e dell’autotrazione».

Dal canto suo, il Presidente di C.R.A.VER sostiene: «Il 70% dei costi aziendali è relativo alla voce energetica; proprio per questa ragione, grazie alla conversione da BTZ a GNL, ci aspettiamo un risparmio significativo. Non secondaria risulta anche la questione ambientale: il GNL è un combustibile più pulito e, per un’azienda come la nostra, attenta a questo aspetto, si è trattato di un cambiamento importante».